Cucina antispreco con gli scarti
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Cucinare antispreco con gli scarti


 

Per cena frittelle di cime di zucchina o gambi di spinaci stufati? Siamo così abituati a decidere meccanicamente cosa cucinare e cosa gettare via, che queste ricette ci suonano divertenti e insolite. Forse per pigrizia, per poca fantasia culinaria e certamente per poco buon senso, ogni giorno finiscono nei rifiuti tonnellate di scarti preziosissimi.

Gli scarti non esistono

“La cucina deve essere il centro della nostra ecologia ed economia domestica”- ha scritto Andrea Segré, Direttore del Dipartimento di Scienze e Tecnologie alimentari all’Università di Bologna, nel suo libro Cucinare senza sprechi. La sua nuova idea di cucina parte dal presupposto che gli scarti non esistono: siamo noi a decidere cosa é buono e cosa no. Serve imparare nuovamente a rispettare il cibo, come facevano i nostri nonni per i quali “i torsoli di pera, il pane raffermo, i noccioli di prugna e gli ossi della carne erano ingredienti, non scarti”. Riutilizzare deve diventare un atteggiamento quotidiano, ma come?

Non solo avanzi

Cucinare senza sprechi non ha nulla a che veder con la “cucina degli avanzi” o comunque non è solo questo. Sprecare va oltre, perché significa buttare via il cibo non consumato, ma buono da mangiare. Lo scarto è tutto ciò che si getta in pattumiera dopo aver preparato un ingrediente: bucce, gambi, foglie, semi. Il primo modo per non gettarli è semplice: usare gli ingredienti per intero. Non sbucciare la verdura, non tagliare i gambi ed evitare di eliminare i semi. Tutte queste parti, che sono eliminate perché ritenute non commestibili, sono spesso più ricche dal punto di vista nutrizionale delle parti “nobili”. Le bucce delle patate, per esempio, contengono calcio e vitamina C e il ferro degli spinaci è contenuto soprattutto nei gambi!

Arriva l’ecocucina

La cucina degli sprechi è fantasiosa, ricca e genuina. Prova a portare in tavola per cena una zuppa di teste di pesce, o l’alternativa alle patatine fritte: un gratin di bucce di patate al forno. Se può essere difficile capire cosa riutilizzare e come cucinarlo, ecco un blog molto utile e bello: Ecocucina di Lisa Casali, blogger nonché presentatrice su Rai 1, che propone ricette e consigli contro lo spreco.
Le sue ricette partono dall’idea di usare il più possibile gli ingredienti, senza farne cadere la metà nel cestino. Come ad esempio la Vignarola a base del Lato B di fave, piselli e carciofi (ossia gli scarti, che nei carciofi arrivano al 60%, al 70% per fave e piselli e al 50% nel cipollotto); i Krumiri alla frutta di riciclo (preparati con la purea di frutta avanzata dopo una centrifuga) o le Lasagnette di porri e carciofi (dove le verdure sono usate tutte).

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